Seminario genitori (report)
Per il primo appuntamento di un ciclo di seminari rivolti alle famiglie e alla cittadinanza, il nostro
Liceo ha celebrato la Giornata mondiale dell’alimentazione 2013 (World food day), indetta
dall’ONU e caldamente sostenuta dal MIUR, proponendo un incontro di approfondimento sul tema
alimentazione e società.
Il rapporto con il cibo rappresenta una delle chiavi di lettura fondamentali della storia delle società
umane.
A lungo poco considerata nelle discipline accademiche, la relazione con il cibo (e l’alimentazione in
generale) ha assunto un’importanza sempre maggiore dal punto di vista culturale, economico,
sociale e individuale, con particolari connessioni con il tema della salute e dell’ambiente.
Purtroppo, la diffusione dei disturbi del comportamento alimentare ha assunto nella nostra società
del benessere e dalla seconda metà del Novecento un carattere epidemico, manifestazione di un
disagio non solo intrapsichico ma anche relazionale e sociale.
Il 16 ottobre 2013, alle ore 18.00, nell’atrio del Liceo, alla presenza di genitori e docenti, ne
abbiamo parlato con la dott.ssa Caterina Renna, responsabile del Centro per la Cura e la Ricerca
sui Disturbi del Comportamento Alimentare (ASL LECCE), con la dott.ssa Veronica Vantaggiato,
psicologa/psicoterapeuta e referente per il Progetto Luna e con la maestra Anna Maria De Filippi,
coreografa e operatrice artistico culturale.
Come riconoscere il disagio? Come classificarlo? A chi rivolgersi? Come intervenire? Quali sono le
cause? C’è una predisposizione? Sono state queste solo alcune delle domande con cui le esperte si
sono confrontate, offrendo ai presenti un prezioso contributo.
Malattie correlate ai disturbi alimentari come malattie della mente, per quanta paura possa fare
ammetterlo; diete che partono sotto il controllo della famiglia, o anche l’incoraggiamento, e che poi
si realizzano in una progressiva e drastica sottrazione di cibo, fino a convincersi di poter vivere con
un solo bicchiere d’acqua al giorno. Sono più di 400 i blog italiani che inneggiano pro ana e pro
mia (che sostengono, insomma, quanti/e presumono di essere liberamente anoressici/che o
bulimici/che). D’altronde, alla base c’è una dispercezione visiva implacabile, e la difficoltà maggiore
nell’affrontare questi disagi clinicamente consiste proprio nella profonda alterazione della percezione del sé, che crea un abisso, peraltro, nei confronti degli altri. A partire dai propri cari.
Ansia da prestazione. Desiderio di perfezione. Stereotipi e modelli culturali che opprimono
nell’urgenza di adeguarsi: pena l’esclusione.
Non servono le parole. Non servono le lezioni frontali: serve agire. Ed ecco le esperienze di Anna
Maria De Filippi, coreografa e da sempre impegnata come psicoterapeuta al fianco della dott.ssa
Renna in progetti ASL, ed ecco Veronica Vantaggiato, referente del progetto Luna, pensato proprio
per portare all’interno delle scuole una sensibilizzazione efficace nei confronti dei disturbi alimentari, scevra dal rischio di spaventose imitazioni.
Il pubblico è attento, silenzioso e vigile. Le domande restituiscono interesse e timori, e soprattutto il
coraggio di formatori e formatrici disposti a mettersi in gioco in prima persona per le proprie figlie
e i propri figli.
Per concludere dalla dottoressa Renna e dalla Dirigente, accogliente e premurosa padrona di casa,
un invito a docenti e genitori: quello di mettere sempre al primo posto l’autostima di figli/e e
studenti; di incoraggiare; di sostenere; di contenere in loro l’ansia da prestazione, di mostrarci
contenti. E una dichiarazione di intenti: quella di sottoscrivere non appena possibile un protocollo di
intesa con la ASL, perché le nostre ospiti possano rappresentare anche per il corso dell’anno
interlocutrici per gli adulti e fautrici di interventi direttamente rivolti alle/agli studenti.