Le origini del Liceo Ginnasio “G.Palmieri”e gran parte della sua vicenda storica sono strettamente legate alla presenza della Compagnia di Gesù nella città di Lecce. Si deve, infatti, all’iniziativa di alcuni Padri guidati da Bernardino Realino, la nascita, accanto alla chiesa del Gesù, del Collegio Lupiense, inaugurato il 25 settembre 1583, che svolse intensa opera educativa e culturale fino all’espulsione dell’Ordine avvenuta nel novembre 1767.
Espulsi i Gesuiti, lo Stato, ritenendo proprio dovere provvedere all’educazione, riordino’ con la Prammatica del 12 gennaio 1770 l’istruzione media. I locali del Collegio Lupiense furono, pertanto, utilizzati per le scuole reali alle quali fu annesso un Convitto. Negli anni successivi lo scarso favore incontrato nella nostra città dalle scuole pubbliche determinò la decadenza del collegio e, nel 1777, la chiusura del Convitto. Nel nuovo clima politico dovuto alla presenza dei Francesi nel Regno di Napoli, in applicazione della legge sull’istruzione del 30 maggio 1807, fu fondato un Collegio-Convitto intitolato San Giuseppe in omaggio al fratello di Napoleone. Sede del collegio fu, per pochi mesi, l’ex convento degli Olivetani, poi il Monastero dei Padri della Missione (in seguito Casa di reclusione) e, con decreto i° luglio 1816, l’ex convento di San Francesco della Scarpa, divenuto con decreto 12 dicembre 1816 proprietà demaniale. Fin dal 1828 varie istanze furono inoltrate al governo borbonico affinchè i Gesuiti tornassero a Lecce per istruire la gioventù. Chiamati a reggere il San Giuseppe con una deliberazione del Consiglio provinciale del 6 maggio 1832, essi poterono prenderne possesso il 28 dicembre, autorizzati da Ferdinando II con decreto del 20 settembre dello stesso anno. Notevole fu la fortuna dell’Istituto testimoniata da un consistente aumento dei convittori.
Nel 1848 i Gesuiti furono costretti a lasciare la città ma vi tornarono con decreto del 20 settembre 1849 per dirigere ancora il Collegio. Si inaugurava una fase particolarmente importante della storia dell’Istituto in quanto, con sovrano rescritto 21 agosto 1851, il Collegio fu elevato a Liceo e ad esso furono annesse alcune cattedre universitarie. Espulsa definitivamente la Compagnia il 17 giugno 1860, la Commissione provvisoria di Pubblica Istruzione a cui era stato affidato il compito di riordinare il settore scolastico dopo il crollo della dinastia borbonica, cercò di ricomporre il corpo docente che aveva insegnato nel Liceo prima del rientro dei Gesuiti. La fase di transizione si chiuse con il decreto del 10 febbraio 1861, con il quale si procederà all’ordinamento dell’istruzione secondaria nelle province napoletane. L’art. 10 di tale decreto aboliva le scuole universitarie unite ai licei nelle province napoletane. Declassato da liceo universitario a liceo ginnasio, il nostro Istituto dovette uniformarsi alle nuove isposizioni di legge, inquadrato nella struttura e nell’organizzazione fortemente accentrata del sistema scolastico. Esso che era l’unico Liceo di Terra d’Otranto, assunse nel 1865 la denominazione di “Giuseppe Palmieri”. Negli ultimi decenni dell’Ottocento il regio Liceo “Palmieri” con l’annesso Convitto registrò costante aumento degli iscritti superando le duecentocinquanta unità nel 1884 e raggiungendo le cinquecento unità nel 1900. A partire dal 1923 al Convitto fu riconosciuta completa autonomia e perciò fu affidato alla guida di un rettore distinto dal Preside del Liceo. Nel 1940 iniziarono i lavori per la costruzione dell’attuale sede ma, interrotti durante il secondo conflitto mondiale, furono portati a termine nel 1960. Il 6 ottobre di quell’anno il Liceo abbandonò l’antico edificio di Piazzetta Carducci per occupare quello che tuttora lo ospita.