Presentazione dell’indirizzo DIGITALE

Perché un indirizzo DIGITALE?

referente dell’indirizzo: domenico.perrone@liceopalmieri.edu.it

La risposta più semplice parte da alcune espressioni tratte da quel grande manifesto di rivoluzione culturale che è il Piano Nazionale Scuola Digitale, a cui la scuola italiana si ispira nel progettare la propria azione educativa. 

La scuola è, potenzialmente, il più grande generatore di domanda di innovazione, e quindi di digitale, … Del resto, la “scuola digitale” non è un’altra scuola. È più concretamente la sfida “dell’innovazione della scuola.”

…dobbiamo collocarci sulle giuste traiettorie di innovazione, per utilizzare meglio le risorse disponibili, per attrarne di nuove, e per non fare errori di scelta che potremmo pagare negli anni. 

E infine, per dare ai nostri studenti le chiavi di lettura del futuro.  Per scrivere tutti insieme una “via italiana” alla scuola digitale.

Obiettivi dell’indirizzo DIGITALE

Educare gli alunni delle nuove generazioni, i cosiddetti nativi digitali, ad un uso delle tecnologie consapevole e alla formazione di strumenti di pensiero e di comportamento che consentano l’uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie, in piena sintonia con le indicazioni ministeriali per il profilo in uscita dalla nostra scuola.

Soluzione proposta in sintesi.

Gli Alunni dei corsi digitali possiedono un Tablet personale con il quale:

  • possono interagire multimedialmente con gli insegnanti durante le ore di lezione in classe e nel tempo del lavoro personale; 
  • possono sostituire nel tempo scolastico i libri cartacei con la versione multimediale, ottenendo un alleggerimento dello zaino scolastico che perde il carico della versione cartacea dei libri;
  • possono negli anni consultare i libri scolastici degli anni precedenti e recuperare informazioni di attività didattica passata con un click;
  • possono accedere alla rete attraverso la connessione filtrata della scuola, che blocca i siti potenzialmente dannosi e quindi possono consultare siti di approfondimento anche di mattina nel tempo scolastico.

I Docenti dei corsi digitali usando il proprio Tablet o il Computer a disposizione nelle classi:

  • possono spiegare e proiettare sul televisore la propria grafia ed, al termine della lezione, inviare i testi alla classe attraverso uno dei tanti metodi di comunicazione telematica con la classe;
  • possono utilizzare le estensioni multimediali dei libri di testo per afferire a risorse video, audio, CLIL, multimediali in genere che arricchiscono la spiegazione e creano immagini e sensazioni a cui ancorare gli apprendimenti come insegna la Programmazione Neuro Linguistica;
  • possono creare classi virtuali in cui procedere alla condivisione di risorse ed al monitoraggio degli apprendimenti;
  • possono usare piattaforme differenti per stimolare la produzione di elaborati che usino i diversi linguaggi non verbali di cui la società contemporanea si serve;
  • possono impostare esperienze didattiche moderne, chiamate anche innovative (flipped classroom, cooperative learning, peer to peer education), utilizzando i recenti risultati della pedagogia sui discenti  di oggi al fine di aumentarne il successo formativo.

Precisazioni Fondamentali

Nei corsi ad indirizzo DIGITALE:

  • NON si insegna la disciplina INFORMATICA come materia a sé stante,  anche se vengono proposti e suggeriti corsi di coding il cui monitoraggio avviene a cura degli insegnanti di matematica all’interno attività di Laboratorio di Informatica per la matematica;
  • NON viene negato l’uso dei libri cartacei, ma solo proposto agli alunni di portare a scuola la versione digitale nel Tablet per consentire uno sgravio di peso;
  • NON si sostituisce la scrittura manuale con quella sul tablet, lasciando libera scelta agli alunni sul modo di prendere appunti.

Risposte alle domande più frequenti dei genitori

  1. c’è il rischio che gli alunni siano distratti avendo a disposizione il tablet connesso: 
    • potenzialmente sì! ma oltre al controllo degli insegnanti, verrà utilizzata un’applicazione di APPLE dal titolo CLASSROOM che permette all’insegnante di bloccare i tablet degli alunni durante le spiegazioni e di monitorare i tablet degli stessi durante le attività in classe.
  1. si può evitare di acquistare il libro cartaceo?
    • no per diversi motivi: la lettura è una competenza fondamentale della nostra scuola che ha millenni di tradizione e nessuno vuole perdere. I ragazzi a casa devono usare il libro cartaceo, sottolinearlo, studiarlo. La versione digitale deve rappresentare solo una comodità per il peso dello zaino, e il punto di attivazione di ulteriori risorse audio video.   
  1. possiamo avere un esempio di vantaggio nell’uso del Tablet?
    Ecco una serie di esempi di usi particolari del Tablet nella didattica;
    • L’insegnante di Matematica che spiega ad esempio le funzioni può proiettarle sullo schermo in aula partendo da una applicazione di matematica (come il famoso GEOGEBRA) e mostrare concretamente senza cancellare una lavagna cosa accade quando si modificano i parametri delle equazioni;
    • l’insegnante di Italiano può effettuare analisi verbali e stilistiche di documenti in parallelo direttamente dal web e confrontare stili di autori vissuti in tempi diversi;
    • l’insegnante di geostoria può mostrare dal web mappe geografiche e situazioni geopolitiche non relative all’anno di stampa del libro adottato, ma del momento presente e commentarle mostrando direttamente i luoghi;
    • l’insegnante di scienze può utilizzare esperimenti virtuali in realtà virtuale o realtà aumentata per trasmettere i concetti in maniera innovativa;
    • l’insegnante di eduzione fisica può simulare il funzionamento dello scheletro umano con applicazioni dedicate.
    • l’insegnante di greco può commentare tavole di regole proiettando e poi condividendo con gli alunni del materiale che ha intrinseche difficoltà di scrittura (spiriti ed accenti, lettere dell’alfabeto, iota sottoscritta)

N.B. L’ORA DI EDUCAZIONE CIVICA NON VA SOMMATA AL RESTO DELL’ORARIO PERCHÈ DI SETTIMANA IN SETTIMANA SOSTITUISCE UN’ORA DI ALTRA DISCIPLINA.

Vorremmo inoltre avvalorare la progettualità di un corso digitale riportando una riflessione che nasce da un manifesto sulle competenze digitali di base che, secondo l’Unione Europea, dovrebbero possedere i giovani tra i 16 ed i 24 anni e che dagli studi dei ricercatori ancora non risultano raggiunte in quasi un terzo degli intervistati   (https://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/en/tepsr_sp410_esmsip2.htm

Secondo l’Unione Europea, sono considerati “muniti di competenze digitali di base” i giovani tra i 16 e 24 anni che:

— sono capaci di almeno uno tra: copiare o spostare file e cartelle, salvare file su uno spazio internet, ottenere informazioni da servizi web di pubbliche autorità, trovare informazioni relative alla salute

— sono capaci di almeno uno tra: mandare e ricevere email, partecipare a social network, telefonare in videoconferenza, creare e caricare contenuti su un sito web

— sono capaci di almeno uno tra: trasferire file tra computer e altri dispositivi, installare software e applicazioni, cambiare le configurazioni di un software incluso il sistema operativo o programmi di sicurezza, fare acquisti online, vendere oggetti online, usare risorse didattiche online, accedere al conto corrente con l’online banking

— hanno fatto almeno una volta almeno una di queste attività: usato un word processor, usato uno foglio di calcolo, usato un software per editare contenuti fotografici, video o audio

Un terzo dei nostri giovani tra i 16 e 24 anni non è capace di NESSUNA delle cose sopra elencate


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